IG XII.6.1 18. Decreto onorario samio per Batichos di Cos (poco dopo il 322 a.C.)

Il decreto onorifico per Batichos, benefattore originario di Cos, si inserisce in quel gruppo corposo di documenti iscritti che commemorano il periodo dell’esilio dei Sami (‘φυγή-Urkunde’ secondo la classificazione di Hallof, IG XII.6.1 17-41), delineano gli onori da tributare ai benefattori e rivelano, in un’ottica di reciprocità, i legami e le reti di rapporti cui gli esuli poterono fare ricorso durante l’esilio. La diaspora samia, che condusse i Sami esuli in varie località del mondo greco, dalla Ionia d’Asia alla Sicilia, ebbe origine nel 366 a.C. con la conquista dell’isola da parte dello stratego ateniese Timoteo, che agì con il pretesto di liberare Samo da un presidio persiano, e ne cacciò la popolazione. L’isola divenne, almeno dal 361 a.C., una cleruchia ateniese, un pezzo di Atene fuori dall’Attica. Fu il macedone Perdicca a porre fine all’emigrazione forzata dei Sami a conclusione della guerra lamiaca, restituendo l’isola ai Sami (D.S. 18.18.9; IG XII.6.1 17, ll. 12-16) e dando applicazione, di fatto, allo spirito che aveva animato il Decreto sugli Esuli del 324 a.C.

Rientrati in patria dopo quarantatré anni di esilio, i Sami dovettero affrontare non poche difficoltà per ricostituire un corpo civico unitario, specie nei primi anni dopo lo smantellamento della cleruchia (per analoghe difficoltà si veda la procedura impiegata nell’accordo di sympoliteia tra Mantinea e Helisson, IPArk 9, ll. 16 ss.). Almeno due generazioni di Sami avevano vissuto in esilio e i legami tra le singole comunità dovevano essersi comprensibilmente allentati. Cosa più importante, non esisteva una documentazione comune che attestasse la condizione anagrafica degli individui che facevano rientro nell’isola come discendenti dei Sami cacciati dagli Ateniesi. Prima preoccupazione fu di definire il corpo civico approntando una nuova (?) lista dei cittadini o, più probabilmente, procedendo alla verifica (dokimasia) e all’integrazione di quella esistente. Di dokimasia degli elenchi civici sami si parla nell’arbitrato rodio tra Samo e Priene unitamente al censimento (apographe) della terra dell’isola e della sua perea (Magnetto 2008, ll. 147-150), informazione che la critica pone in relazione con il contesto eccezionale della kathodos degli esuli sami.

I decreti onorifici del periodo post-esilico che prevedono la naturalizzazione di benefattori stranieri risultano utili, nonostante il carattere rigidamente formulare, a comprendere l’iter amministrativo che si decise di seguire. In primo luogo, nel decreto per Batichos, la clausola di naturalizzazione (δεδόσθαι δὲ αὐτῶι καὶ πολιτείαν ἐφ’ ἵσηι καὶ ὁμοίηι καὶ αὐτῶι καὶ ἐκγόνοις, ll. 19-20), in cui si sottolinea che la concessione della cittadinanza ascitizia avviene su un piano di perfetta parità rispetto a chi è cittadino su base etnica. La formula ἐφ’ ἵσηι καὶ ὁμοίηι è tipica di Samo, dove ricorre sistematicamente, ma si ritrova sporadicamente anche in Asia Minore – Magnesia sul Meandro (I.Magn. 12), Colofone (I.Iasos 80; AJP 1935 n. VII), Seleucia Tralles (Milet I.3 143B) e Smirna (I.Smyrn. 573II + II2 p. 376, decreto di sympoliteia) – in Etolia (IG IX.I2 1 25: πολιτείαν ἐν Αἰτωλία̣ι ἴσ̣αν καὶ ὁ̣μοίαν) e in Arcadia (IPArk 9: ϝίσος καὶ ὑμοίος). In secondo luogo, la clausola di iscrizione (καὶ ἐπικληρῶσαι αὐτὸν ἐπὶ φυλὴν καὶ χιλιαστὺ<ν> καὶ ἑκατοστὺν καὶ γένος, ll. 21-23), che prevede l’assegnazione per sorteggio alle sotto-unità civiche (tribù, chiliastia, centuria e ghenos), e la menzione del risultato della procedura con l’obbligo di iscrizione al ghenos secondo l’esito del sorteggio (ll. 23-25). In terzo luogo, l’esistenza di una commissione preposta all’interrogatorio di verifica (l. 26; cf. ἐπὶ τῆι ἀνακρίσει in IG II2 1237, l. 72) degli onorati e all’aggiunta al registro dei loro nominativi (anagraphe, l. 25). Si tratta evidentemente del collegio di 5 magistrati, noto da altre iscrizioni del periodo post-esilico (IG XII.6.1 17; 42; 43; 44; 45, cui Hallof ha aggiunto il decreto per Batichos, integrando ἡιρημένους) e incaricato di “intervistare” i rimpatriati, per determinarne l’idoneità alla cittadinanza. Hallof ha sostenuto che il collegio fu istituito subito dopo il rientro degli esuli per agevolare l’aggiornamento delle liste civiche e abbia avuto carattere temporaneo. Nei decreti sami posteriori al 306, in effetti, l’incarico di iscrivere i cittadini nelle liste è affidato al segretario del Consiglio. È ipotesi convincente di Anna Magnetto che l’istituzione della commissione vada posta in relazione con la dokimasia menzionata nell’arbitrato di Rodi.

                            

1          Βατίχου Κώιου·
            ἔδοξε τῆι βουλῆι κα̣[ὶ] τῶι δήμωι,
            Πάμφιλος Κριτοδήμου εἶπεν· ἐπειδὴ
            Βάτιχος <Σ>ωνίκου Κῶιος ἐν τῆι φυγῆι χρή–
5          σιμος καὶ εὄν〚ο[.]ω〛ν ἅπαντι καιρῶι τῶι δήμ–
     〚ωι τῶι Σαμ[ί]ων〛 καὶ ἰδίαι τοῖς ἐντυγχάνουσι–
            ν διετέλει προθύμως ὑπηρετῶν καὶ νῦν
            ἐπαγγέλλ[ετ]αι π[οι]ήσειν ἀγαθὸν ὅτι ἂν δύ–
            νηται τὸν δῆμον [τ]ὸ̣ν Σαμίων, δεδόχθαι
10        τῆι βουλῆι καὶ τῶι δήμωι· ἐπαινέσαι τε
            Βάτιχον Σωνίκου εὐνοίας ἕνεκα καὶ πρ–
            οθυμίας ἣν ἔχων διατελεῖ περὶ 〚Σαμίους〛,
            καὶ εἶναι αὐτὸν πρόξενον καὶ εὐεργέτ–
            ην τοῦ δήμου τοῦ Σαμίων, εἶναι δὲ αὐτῶι
15        καὶ ἔκπλουν καὶ εἴσπ<λ>ουν καὶ ἐν εἰρήνηι καὶ
            ἐν πολέμωι ἀσυλεὶ καὶ ἀσπονδεὶ καὶ ἔφοδ–
            ον ἐπὶ τὴν βουλὴν καὶ τὸν δῆμον ὑπ<ὲ>ρ ὧν ἂ<ν>
            δείηται πρώτωι με〚τὰ τὰ ἱερὰ καὶ τὰ βασιλικά〛,
            δεδόσθαι δὲ αὐτῶι καὶ πολιτείαν ἐφ᾿ ἵ–
20        σηι καὶ ὁμοίηι καὶ αὐτῶι καὶ ἐκγόνοις
            καὶ ἐπικληρῶσαι αὐτὸν ἐπὶ φυλὴν καὶ
            χιλιαστὺ<ν> καὶ ἑκατοστὺν καὶ γέν–
            ος καὶ προσαναγράψαι εἰς τὸ γένος,
            ὃ ἂν λάχηι, καθότι καὶ τοὺς ἄλλους πο–
25        λίτας, τῆς δὲ ἀναγραφῆς ἐπιμεληθῆν–
            αι τοὺς ἐπὶ τῆι ἀνακρείσει [ἡιρημένους]
            – – – – – – – – – – – – – – – – – –

(Decreto) di Batichos di Kos. È sembrato opportuno al Consiglio e al popolo. Pamphilos, figlio di Kritodemos, ha avanzato la proposta: poiché Batichos, figlio di Sonikos di Kos, si è mostrato utile durante l’esilio ed è stato benevolo in ogni occasione verso il popolo dei Sami e privatamente ha continuato a prestare aiuto con sollecitudine a coloro che gli si rivolgevano e ora ha annunciato che farà quanto di buono può fare per il popolo dei Sami, è parso opportuno al Consiglio e all’Assemblea che Batichos, figlio di Sonikos, sia elogiato per la benevolenza e lo zelo che ha sempre dimostrato verso i Sami, sia prosseno e benefattore del popolo dei Sami, gli sia concesso il diritto di usare i porti con immunità, senza un trattato formale sia in pace sia in guerra, e il diritto di accesso privilegiato davanti al Consiglio e al popolo per qualsiasi cosa di cui necessiti, per primo dopo le questioni sacre e quelle regali; sia concessa la cittadinanza su un piano di perfetta parità a lui e ai suoi discendenti e sia assegnato per sorteggio a una tribù, a una hekatostys e a un ghenos, e si iscriva al ghenos che gli è capitato in sorte, come accade anche agli altri cittadini; si occupino della registrazione coloro che sono stati scelti per l’interrogatorio di verifica […]

  • L. Boffo-M. Faraguna, Le ‘poleis’ e i loro archivi. Studi su pratiche documentarie, istituzioni e società nell’antichità greca, Trieste 2021.
  • F. Ferraioli, L’hekatostys: analisi della documentazione, Tivoli 2012
  • T. Gnoli, Samo in età ellenistica e romana: ricerche storiche ed epigrafiche, in E. Cavallini (a cura di), Samo: storia, letteratura, scienza: atti delle Giornate di studio, Ravenna, 14-16 novembre 2002, Pisa – Roma 2004, 249-270
  • K. Hallof, Das Bürgerrecht der aus dem Exil heimkehrenden Samier, Klio 78.2,1996, 337-346
  • E. Isayev, Hosts and Higher Powers: Asylum Requests and Sovereignty, in Sovereignty: A Global Perspective, 2022, 282-306
  • N.F. Jones, Public Organization in Ancient Greece: A Documentary Study, Philadelphia 1987
  • N.F. Jones, Enrollment Clauses in Greek Citizenship Decrees, ZPE 87, 1991, 79-102
  • L. Loddo, I rifugiati politici nella Grecia antica, Bologna 2022
  • A. Magnetto, L’arbitrato di Rodi fra Samo e Priene. Edizione critica, commento e indici, Pisa 2008
  • I. Savalli, I neocittadini nelle città ellenistiche: Note sulla concessione e l’acquisizione della “politeia”, Historia 34.4, 1985, 387-431
  • A.C. Scafuro, Friendship on Stone: Inscribed Narratives of the Rescue and Ransom of Exiles and Captives, in A. Efstathiou, J. Filonik, C. Kremmydas, E. Volonaki (eds.), Friendship in Ancient Greek Thought and Literature: Essays in Honour of Chris Carey and Michael Edwards, Leiden-Boston 2023, 235-263
  • G. Shipley, A History of Samos, 800-188 BC, Oxford 1987