Iscrizione stoichedica da Tegea, ora perduta, composta da un decreto di prossenia e una lista, in tutta probabilità completa, di magistrati federali. Il documento deve essere successivo al sinecismo di Mantinea (370 a.C.), ma precedente alla scissione della confederazione, avvenuta nel 363 a.C. Gli Arcadi onorano l’ateniese Phylarchos, non altrimenti noto, conferendogli il titolo di prosseno e benefattore, estendendo la concessione degli onori alla sua discendenza (ll. 1-8). Gli onori sono decretati dal Consiglio degli Arcadi e dall’Assemblea del popolo (i Diecimila). Segue una lista (ll. 9-69), in cui sono enumerati 50 magistrati, chiamati damiorgoi. L’identità dei damiorgoi è stata oggetto di discussione. L’ipotesi che ha incontrato maggior favore è quella che ne fa una commissione del Consiglio, assimilabile ai pritani del Consiglio della polis. L’articolazione del catalogo segue un principio geografico: all’etnico delle dieci città menzionate fanno seguito i nomi dei magistrati inviati dalle singole città a servire nel Consiglio. Il numero dei damiorgoi varia in base alla popolosità delle città confederate, analogamente a quanto accade nel koinon beotico (*): Megalopoli, capitale della confederazione, è la città che fornisce più magistrati, 10; 7 città (Tegea, Mantinea, Cinuria, Orcomeno, Kleitor, Heraia, Thelphousa) inviano 5 damiorgoi, mentre Mainalos e Lepreion rispettivamente 3 e 2. Il sistema era basato su una quota buleutica pari a 5, con Megalopoli che rappresentava 2 unità perché centro principale della confederazione. L’interesse del documento risiede nella possibilità di vedere all’opera il funzionamento del sistema di rappresentanza proporzionale dei magistrati in seno al Consiglio federale arcadico. I damiorgoi sono attestati oltre che in Arcadia anche in Argolide (Argo), Locride (Chaleion, Naupatto), Etolia (Kalydon), Acaia (a livello sia di poleis sia di koinon).
θεός ∶ τύχη·
ἔδοξεν τῆι βουλῆι τῶν
Ἀρκάδων ∶ καὶ τοῖς
μυρίοις [∶] Φύλαρχον
5 Λυσικράτους ∶ Ἀθηναῖον
πρόξενον ∶ καὶ εὐεργέτην
εἶναι Ἀρκάδων πάντων
αὐτὸν ∶ καὶ γένος·
δαμιοργοὶ οἵδε ἦσαν·
col. I
10 Τεγεᾶται·
Φαιδρέας
Ἀριστοκράτης
Νίκαρχος
Ξενοπείθης
15 Δαμοκρατίδας,
Μαινάλιοι·
Ἁγίας
Εὐγειτονίδας
Ξενοφῶν,
20 Λεπρεᾶται·
Ἱππίας
Γάδωρος,
Μεγαλοπολῖται·
Ἀρίστων
25 Βλύας
Ἀρχέψιος
Ἀτρεστίδας
Γοργέας
Σμίνθις
30 Πλειστίερος
Νῖκις
Λάαρχος
Πολυχάρης,
Μαντινῆς·
35 Φαῖδρος
Ϝᾶχος
Εὐδαμίδας
Δαΐστρατος
Χαρείδας,
col. II
40 Κυνούριοι·
Τιμοκράτης
Καλλικλῆς
Λαφάνης
Σάϊς
45 Σάϊς,
Ὀρχομένιοι·
Εὐγείτων
Ἀμύντας
Πάμφιλος
50 Παυσανίας
Καλλίας,
Κλητόριοι·
Τηλίμαχος
Ἀλκμᾶν
55 Αἰσχυτῆς
Δαμάγητος
Πρόξενος,
Ἡραῆς·
Ἀλεξικράτης
60 Σιμίας
Θεόπομπος
Ἁγίας
Ἱπποσθένης,
Θελφούσιοι·
65 Πολέας
Ἀλεξίας
Ἐχίας
Παυσανίας
Λύκιος.
Dio. Fortuna. Il consiglio degli Arcadi e i Diecimila hanno deciso. Filarco ateniese, figlio di Lisicrate, sia prosseno e benefattore di tutti gli Arcadi, lui e la sua stirpe. Questi erano i damiorgoi. Tegeati: Phaidreas, Aristokrates, Nikarchos, Xenopeithes, Damokratidas. Mainali: Aghias, Eugheitonidas, Xenophon. Lepreati: Hippias, Gadoros. Megalopolitani: Ariston, Bluas, Archepsios, Atrestidas, Gorgeas, Sminthis, Pleistieros, Nikis, Laarcos, Polychares. Mantineesi: Phaidros, Vachos, Eudamidas, Daistratos, Chareidas. Cinuri: Timokrates, Kallikles, Laphanes, Sais, Sais. Orcomeni: Eugheiton, Amyntas, Pamphilos, Pausanias, Kallias. Clitori: Telimachos, Alkman, Aischytes, Damaghetos, Proxenos. Erei: Alexikrates, Simias, Theopompos Aghias, Hipposthenes. Telfissi: Poleas, Alexias, Herchias, Pausanias, Lykios.
- T. Corsten, Vom Stamm zum Bund. Gründung und territoriale Organisation griechischer Bundesstaaten, München 1999
- J.A.O. Larsen, Representative Government in Greek and Roman History, Berkeley, Los Angeles 1955
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