Decreto da Oropo, risalente alla metà del II secolo a.C., in cui gli Oropi onorano un benefattore, l’acheo Hieron, per aver perorato la loro causa durante l’esilio e averli aiutati a recuperare la patria. Hieron è destinatario di onori significativi come la concessione di una statua bronzea e la proclamazione pubblica dell’onore tributatogli nel corso dell’agone ginnico delle Anfiaree. Di lui vengono elogiati la benevolenza e la nobiltà d’animo, ma anche l’aiuto concreto offerto in momenti di estrema difficoltà per la città. Il riferimento è all’attacco ateniese a Oropo, oramai isolata sullo scacchiere internazionale dopo la dissoluzione della lega beotica nel 172 a.C. Il contesto degli eventi a cui allude il documento epigrafico è fornito da Pausania (7.11.4-12.1) in un resoconto che si segnala, tuttavia, per inesattezze e incongruenze. Vi si dice che il senato romano, a cui gli Oropi si erano rivolti per ottenere soddisfazione, affidò la questione all’arbitrato dei Sicioni. Questi sanzionarono gli Ateniesi aggressori con una multa di 500 talenti, ma gli Ateniesi, impossibilitati a pagare, riuscirono a far ridurre la sanzione a 100 talenti e ottennero mediante un accordo con gli Oropi di imporre una guarnigione nel territorio di Oropo. Ma gli uomini della guarnigione abusarono della loro posizione e maltrattarono gli Oropi, che in tutta risposta chiesero aiuto agli Achei. Pausania afferma che gli Achei “decisero di non concedere aiuto agli Oropi in segno di amicizia e rispetto verso gli Ateniesi”, ma in seguito, subornati gli strateghi, intervennero a favore di Oropo. La nostra iscrizione allude all’intervento, con tutta probabilità di natura militare, della lega achea, propiziato da Hieron e preceduto da due assemblee in cui si tennero i negoziati. La prima delle due assemblee, detta synodos, ebbe luogo a Corinto e vi presero parte i magistrati degli Oropi in esilio (ll. 4-12); la seconda, chiamata synkletos, fu convocata dagli Achei ad Argo (ll. 12-22). Ma a quali istituzioni alludono synodos e synkletos? È un interrogativo questo che ha originato tra gli studiosi un acceso dibattito all’interno del quale si segnalano due teorie: 1) con synodos si deve intendere un’assemblea popolare aperta a tutti i cittadini di pieno diritto, ma di fatto espressione di un gruppo ristretto di Achei abbienti e politicamente attivi; synkletos, invece, indica un’assemblea straordinaria di tutti i cittadini convocata per deliberare su questioni di guerra o alleanze (Aymard); 2) sulla base del fatto che talvolta Polibio (4.26.7-8; 22.7.3) usa synodos in connessione con boule, si ritiene che la synodos, originariamente un’assemblea federale, sia diventata un ampio consiglio a cui prendevano parte anche i magistrati, a seguito di una riforma istituzionale occorsa intorno al 217 a.C. (Larsen). La scoperta nel 2008 di un documento epigrafico da Messene (SEG 58.370, 182 a.C.) ha gettato nuova luce sulla questione, portando a concludere con buoni argomenti che la synodos era un consiglio di grandi dimensioni che riuniva i delegati delle città confederate secondo un criterio di rappresentanza proporzionale simile a quello operante nel koinon licio (archairesiake ekklesia, Strab. 14.3.3*).
1 Ὀλύμπιχος Ἑρμοδώρου εἶπεν· ἐπειδὴ Ἱέρων
Τηλεκλέους Αἰγειράτης εὔνους ὢν διατελε[ῖ]
τῶι δήμωι τῶι Ὠρωπίων ἐμ παντὶ καιρῶι καὶ λέγων
καὶ πράττων τὰ συμφέροντα, γενομένων τε συμ-
5 πτωμάτων καὶ παρασπονδημάτων τῶμ μεγίστων
περὶ Ὠρωπίους καὶ τῶν ἀρχόντων καὶ ἡμῶν πα-
ραγενομένων εἰς τὴν ἐν Κορίνθωι σύνοδον ἠρά-
νισέν τε ἡμῖν καὶ συμβουλεύσας παρεστήσατο
τοὺς Ἀχαιοὺς τὴν πᾶσαν πρόνοιαν ποιήσασθαι ὑ-
10 πέρ τε τῆς πόλεως ἡμῶν καὶ τοῦ ἱεροῦ τοῦ Ἀμφια-
ράου, ἐπεὶ καὶ ἐν τεῖ Ῥωμαίων φιλίαι καὶ πίστει διατε-
λοῦμεν ὑπάρχοντες· δόξαντος δὲ τοῖς Ἀχαιοῖς
συναγαγεῖν σύνκλητον ἐν Ἄργει περὶ τούτων,
Ἱέρων ἐμ παντὶ καιρῶι βουλόμενος ἐκφανῆ π[οι]-
15 εῖν τὴν αὑτοῦ εὔνοιαν καὶ καλοκἀγαθίαν ὑπ[ε]-
δέξατο πάντας τοὺς παραγενομένους Ὠρω-
πίων ἐπὶ τὴν ἰδίαν ἑστίαν, ἔθυσέν τε τῶι Δ[ιὶ]
τῶι Σωτῆρι ὑπὲρ ἡμῶν, πρός τε Ἀθηναίους κα[ὶ]
τοὺς ἄλλους τοὺς ἀντιπρεσβεύοντας ὑπέ[σ]-
20 τη καὶ παρεστήσατο τοὺς Ἀχαιοὺς μὴ περιιδε[ῖν]
πόλιν Ἑλληνίδα ἐξανδραποδισθεῖσαν, οὖσάν
γε ἐν τεῖ Ῥωμαίων φιλίαι καὶ πίστει, καὶ διὰ τὴν
τούτου πρόνοιαν καὶ καλοκἀγαθίαν συμβέβηκε
κεκομίσθαι ἡμᾶς τὴν πατρίδα καὶ κατεληλ[υ]-
25 θέναι μετὰ τέκνων καὶ γυναικῶν· ὅπως οὖν κ[αὶ]
Ὠρώπιοι φαίνωνται μνημονεύοντες ὧν ἂν εὐε[ρ]-
γετηθῶσιν ὑπό τινος, γίνωνται δὲ καὶ ἄλλοι ζ[η]-
[λ]ωταὶ τῆς αὐτῆς αἱρέσεως εἰδότες ὅτι τιμηθ[ή]-
σονται ἀξίως ὧν ἂν εὐεργετήσωσιν, ἀγαθε[ῖ]
30 τύχει, δεδόχθαι τῶι δήμωι Ὠρωπίων· στεφαν[ῶ]-
σαι Ἱέρω[ν]α Τηλεκλέους Αἰγειράτην εἰκόν[ι]
χαλκεῖ ἀρετῆς ἕνεκεν καὶ καλοκἀγαθίας ἣν̣
ἔχων διατελεῖ εἰς τὸν δῆμον τὸ̣ν Ὠρωπίων, ἀν[α]-
γορεῦσαι δὲ τὴν τῆς εἰκ[ό]νος στάσιν Ἀμφιαρά[ων]
35 τῶμ μεγάλων τῶι γυμνικῶι ἀγῶνι.
Olympichos figlio di Hermodoros ha avanzato la proposta. Poiché Hieron, figlio di Telekles, di Aigeira continua ad essere ben disposto nei confronti del popolo di Oropo in ogni occasione, a parole e mediante azioni vantaggiose, quando le più grandi sventure e le violazioni dei patti si erano abbattute sugli Oropi, e i nostri arconti erano presenti all’assemblea a Corinto, e ha raccolto denaro per noi, e dando consigli ha raccomandato agli Achei di avere una totale previdenza a favore sia della nostra città sia del tempio di Anfiarao, dal momento che rimaniamo nell’amicizia e nella lealtà dei Romani. Quando gli Achei decisero di riunire un’assemblea ad Argo su questi temi, Hieron, volendo rendere evidente in ogni occasione la sua benevolenza e la sua condotta nobile, ospitò tutti i presenti tra gli Oropi nel suo focolare e sacrificò a Zeus Soter a nostro beneficio; si rivolse agli Ateniesi e agli altri ambasciatori che parlavano contro di noi e invitò gli Achei a non restare a guardare una città greca che veniva ridotta in schiavitù, una città che era alleata dei Romani; grazie alla sua previdenza e al suo comportamento nobile, ha fatto sì che recuperassimo la patria e vi facessimo ritorno con i nostri figli e le nostre donne. Affinché, dunque, anche gli Oropi si ricordino chiaramente delle azioni dei benefattori e anche altri siano emuli della stessa scelta, sapendo che saranno onorati in modo degno per le buone azioni che avranno compiuto, per cui, alla buona fortuna, il popolo degli Oropi ha deliberato di onorare Hieron figlio di Telekles di Aigeira con una statua di bronzo per il valore e la nobile condotta che continua a mostrare verso il popolo degli Oropi; di proclamare pubblicamente l’erezione della statua in occasione dell’agone ginnico delle Grandi Anfiaree.
- I.N. Arnaoutoglou, Dispute Settlement between Poleis-members of the Achaean League: A New Source, Dike 12/13, 2009/2010, 181-202
- A. Aymard, Les assemblée de la confédération achaienne. Étude critique d’institutions et d’histoire, Bordeaux, Paris 1938
- B. Gray, Historical Consciousness and Political Agency among Ancient Greek Refugees, Pallas 112, 2020, 231-245
- E.S. Gruen, The Origins of the Achaean War, JHS 96, 1976, 46-69
- J.A.O. Larsen, Representative Government in Greek and Roman History, Berkeley, Los Angeles 1955
- E. Mackil, Creating a Common Polity: Religion, Economy, and Politics in the Making of the Greek Koinon, Berkeley, Los Angeles, London 2013
- K.S. Sizov, On the Composition of the Achaian Synodos in Polybios’ Time, AAntHung 57.4, 2017, 381-414
- A. Wilding, Reiventing the Amphiareion at Oropos, Leiden, Boston 2022