Il progetto
Il concetto di cittadinanza (politeia) è una delle nozioni attinenti alle istituzioni politiche e alla società del mondo greco che, per le sollecitazioni della contemporaneità, hanno in maggior grado attratto l’interesse degli studiosi in anni recenti. La cittadinanza si definisce in termini meramente legalistici come godimento di diritti politici, come sosteneva Aristotele nella Politica, o rimanda alla condivisione di un sistema di valori più complesso tale da attenuare, se non annullare le barriere giuridiche?
Sebbene l’ottica istituzionale e quella sociologica siano state spesso viste come inconciliabili e antitetiche, il progetto mira a far dialogare tali prospettive mediante un uso integrato di fonti letterarie e epigrafiche al fine di mettere in luce le origini e l’evoluzione della nozione di politeia, le continuità e le discontinuità, in un approccio olistico. Anche in presenza di una ricca bibliografia su questo tema, manca nella letteratura uno studio sistematico della cittadinanza in una prospettiva di longue durée. Partendo dall’assunto che la politeia fu il risultato di un processo dinamico, il gruppo di ricerca si propone di svolgere un’indagine storica di insieme sulla sua natura e significato nelle formulazioni teoriche e nella prassi della vita comunitaria. La ricerca verrà condotta tanto in una prospettiva “verticale” con riferimento all’evoluzione diacronica del concetto tra l’età arcaica e il II sec. a.C. quanto in una prospettiva “orizzontale” attraverso uno studio comparativo delle sue declinazioni nelle realtà parallele delle poleis e degli stati federali (ethne).